A cosa serve esattamente?
Io lo sto portando al ginocchio e lo trovo molto utile. Spesso sento ke mi tira ma mi fa bene, e sto molto meglio.
Con il tape ora ho smesso di portare il tutore.
Un' altra domanda: mi hanno detto ke se non mi fa male di tenerlo fino a quando si stacca da solo, ma quanto ci mette? Io ho provatto ad alzarlo, ma il mio è proprio incollato. Ho un pò paura ke faccia male xkè sembra di farsi la ceretta!
Fa male?
Grazie in anticipo!
Aggiornamento:Sono una ragazza ma ho cmq il terrore dell' effetto ceretta! :)
Io lo sto portando come cura riabilitativa poichè mi fa lavorare di + rispetto al tutore
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Lion 956 la domanda è riferita al taping elastico o taping neuro muscolare o kinesio taping che non ha niente a che vedere con il taping anelastico di cui tu citi questo il kinesiotaping è un metodo dinamico di ccontenimento di un'articolazione,muscolo o tendine che quindi può muoversi ma fino ad un certo punto cioè la rom è limitata solitamente si dice di tenerlo almeno 5gg per avere un beneficio quindi se non hai reazioni allergiche lo puoi tenere benissimo anche 15gg ad un certo punto va tolto per dare modo alla pelle di respirare meglio,quando lo togli è meglio farlo sotto la doccia eviti l'effetto ceretta.è ottimo nelle patologie della rotula come la lateralizzazione o sub lussazione rotulea,per drenare il liquido dopo un trauma mettendolo a doppio ventaglio nella lussazione della spalla ,per riabilitare una caviglia ect se ben messo da degli ottimi risultati.
lo sai che una volta lo mettevo anche per far arrivare prima il simone sce medico e massagg sportivo
Il termine taping deriva dall'inglese tape, ovvero nastro, benda. Il taping infatti viene realizzato mediante bende non elastiche adesive che limitano la mobilità della struttura e con bende elastiche sempre adesive che permettono l'espansione del muscolo (cioè hanno solo una funzione compressiva).
A differenza dei tutori e delle ingessature, il blocco della struttura interessata non è totale, ma si limita a un certo numero di movimenti; ciò permette di evitare l'ipotrofia muscolare e la perdita di propriocettività .
Gli scopi del taping sono diversi a seconda che si impieghi su atleti in attività o su atleti in fase riabilitativa. Nel primo caso lo scopo è di evitare infortuni a carico di parti particolarmente delicate perché con maggiore predisposizione.
Un esempio classico è il taping della caviglia di un runner che deve affrontare una gara dopo essere uscito dai postumi di una brutta distorsione. Il bendaggio ha lo scopo di ridurre le sollecitazioni, aumentando la stabilità e riducendo l'eventuale dolore residuo che si avrebbe in caso di movimenti anomali durante l'esercizio fisico.
Nel secondo caso il taping è una vera e propria cura, parte integrante del protocollo di recupero dall'infortunio.
Anche in questo caso l'esempio classico è quello della distorsione acuta della caviglia con immediata immobilizzazione della struttura tramite taping; il bendaggio (come il ghiaccio applicato sulla parte) infatti è in grado di contrastare gli ematomi e i versamenti successivi al trauma, riducendo i tempi di recupero, spesso dovuti proprio al riassorbimento dei liquidi fuoriusciti a causa della distorsione.
Un'applicazione meno incisiva è quella in cui il taping viene usato per tamponare eventuali patologie croniche; infatti, seppure indicato, non consente di rimuovere le cause del problema e può essere utilizzato come semplice terapia di supporto in attesa di qualcosa di più risolutivo.
Lascialo pure fin quando non si stacca ... altrimenti ci rimetti un quantità enorme di peli oltre ad un discreto fastidio (vedi ceretta) ;-)
@Simone Sce Cosa ti faceva dire (prima della precisazione nei dettagli aggiuntivi) che si trattasse di kinesio taping piuttosto che di taping anelastico ?